PARTE PRIMA


Regole Generali



Regole generalissime


1. La Confraternita ha l'obbligo di sostenere con preci e ausilio morale tutti gli appartenenti alla stessa.
2. I confratelli non muniti del simbolo della confraternita non potranno prendere parte alle riunioni capitolari, amministrative e deliberative della confraternita.
3. Qualora membri non iniziati pregassero di poter partecipare alle suddette riunioni, si procederà a votazione con scrutinio palese. L'infedele dovrà piegarsi, supplice, di fronte al risultato della votazione, il quale è sacro e inappellabile.
4. Pel buon andamento della Confraternita e della retta Amministrazione, si eleggeranno con carica annuale il Priore, il Vice Priore, il Segretario, il Tesoriere, il Maestro dei Novizi, gli Ammonitori, ritenuto però che chi presiede alla Confraternita è l'Abbadessa Trismegista, vicaria di S. E. il cardinale arcivescovo di Milano.
5. Questo corpo d'uffiziali occuperanno nelle riunioni i posti d'onore gradatamente, secondo il rango o carica che occupano nella Confraternita.

Priore e Vice Priore



· Il Priore sorveglia sopra tutta la Confraternita e deve essere ben fermo nella esatta osservanza di tutte le regole; avviserà con paterna carità quegli individui, che commettessero qualche mancanza, informerà l'Abbadessa dei bisogni della Confraternita. Il Priore ha la facoltà di presiedere e moderare tutte le riunioni. Egli può inoltre proporre l'espulsione maggiore per gravi mancanze che sarà deliberata nel consilium primorum.
· Il Vice Priore avrà l'obbligo di rappresentare il Priore e d'aiutarlo d'opere e consigli. Egli sovrintende in modo particolare all'opra degli Ammonitori.

Segretario



Il Segretario terrà in deposito i libri, i registri, e tutte le altre carte appartenenti alla Confraternita. Inscriverà sui registri i novizi, riceverà le tasse d'ingresso e le annualità dell'intera Confraternita, e verserà quindi dopo il denaro introitato nelle mani del Tesoriere.


Tesoriere


Il Tesoriere terrà presso di sé la cassa della Confraternita, soddisferà tutti i creditori della suddetta Compagnia con Mandato sottoscritto dal Priore e dal Segretario ed anche dall'Abbadessa se la somma da pagarsi sia maggiore di 500.000 soldi milanesi.

Maestro dei novizi



Il M. d. N. distribuirà giudiziosamente e rettamente le incombenze pel buon andamento delle riunioni, darà e toglierà la parola qualora lo ritenga opportuno. Egli dovrà curarsi della spiritualità e del comportamento dei Novizi, l'animo dei quali è maggiormente soggetto all'influsso del Maligno.
Ammonirà e riprenderà con fraterno ardore i fanciulli insipienti e, nel caso la loro condotta fosse oltremodo disdicevole, li consegnerà al giudizio del Consiglio degli Uffiziali.

Ammonitori



Gli Ammonitori sono coloro i quali hanno l'obbligo di notificare al Priore i bisogni del Consorzio, le malattie e la morte degli ascritti: ed ai singoli confratelli le disposizioni superiori.

Consiglio degli Uffiziali e SommoConsiglio



Il Consiglio è formato dagli uffiziali della Confraternita. Esso ha un grandissimo po-tere deliberativo: decide le punizioni e le eventuali espulsioni per gravi mancanze. Quando a presiederlo è l'Abbadessa Trismegista esso è chiamato Consilium Supremum. Il valore delle deliberazioni del C. S. è pari alle ordinanze del Sommo Pontefice Romano.


Adunanze



1. Ogni anno, quando il Consiglio lo riterrà opportuno, si terrà la Congregazione Generale dei Confratelli pel rendimento dei Conti, per la nomina dell'Ufficialità e per decisioni d'affari importanti riguardanti la Confraternita stessa.
2. Nel rendimento dei Conti, il Tesoriere dovrà leggere ad alta voce le partite delle entrate e delle uscite, nonché lo stato finanziario della Cassa di Confraternita, e mostrare all'Adunanza i documenti di prova.
3. La nomina dell'ufficialità si farà a suffragi portati all'orecchio dell'Abbadessa, o anche in iscritto.
4. Il Vice Priore senza bisogno d'ulteriore nomina passa ad essere Priore; quando non abbia demeritato nel suo esercizio e condotta.
5. I Novizi nel primo anno d'accettazione non possono occupare alcun grado o carica.
6. Nella nomina dell'ufficialità si raccomanda caldamente una scelta giudiziosa, onde venga la Confraternita ben regolata, assistita e governata.
7. Chi è sortito ad una carica non potrà rifiutarla senza un forte e comprovato motivo. "Chi cerca una carica, dice S. Francesco di Sales, deve temere di non adempirne i doveri; ma chi l'assume per obbedienza non deve mai produrre una scusa".


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