Enciclica
Del
Sommo Concilio degli Orianini
alla Cristianità tutta
circa i rapporti
tra la Madre e la Chiesa Universale
Venerati Fratelli
Orianini,
salute e Apostolica Benedizione!
Introduzione.
All'ombra della Madre tutti gli uomini di buona volontà possono trovare pace e sollievo per le loro anime. Per grazia celeste ella è diventata la nostra amata badessa e il suo volere, rispecchiandosi nel divino disegno è per noi legge e sacro dovere. La Confraternita da Lei fondata, segno e sigillo del suo proposito di santificazione, acquista oggi nuovo vigore da questa capitale enciclica, la quale intende informare gli orianini e la cristianità tutta circa gli scopi e i fini che la Madre misericordiosa ha voluto per i suoi figli spirituali.
Esortazione
Fratelli, lasciamo che le sue edificanti parole allietino il nostro animo esulcerato e ridiano dolcezza e speranza alla nostra sclerocardica quotidianità!
Funzioni della Confraternita.
La Trismegista dignitosa, sobria e fedele, come raccomanda l'Apostolo (1Tm 3,11) ci esorta con ardore materno alla via della santità, tramite la nobile congregazione di cui facciamo parte, strumento potente per il Regno. Attraverso essa la salvezza entrerà in ogni casa e gli uomini, peccatori fin dal principio, troveranno aperta la porta dei cieli come sta scritto "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile" (Mt 19,26). Bisogna però che ognuno stia saldo nella fede, irreprensibile e aperto all'amore del nostro Salvatore: Siete stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini! (1 Cor 7,23).
Sulla natura mortale della Madre.
Grande è il potere spirituale della
Crisomitrata, ma ancora più profondo e sconfinato è l'amore
del Suo e nostro Salvatore. A lui noi dobbiamo la massima fedeltà e
il più sincero timore. L'amorevole preoccupazione del Sommo
Fattore, infatti, ci ha donato la Sempre Fedele che, lungi dall'essere
senza peccato, con i suoi errori ci mostra la via della redenzione. Grazie
ai suoi sbagli noi intendiamo chiaramente e distintamente quale sia la
volontà del Misericordioso nei nostri confronti. Sbaglia perciò
enormemente quell'Apostata che erroneamente sostiene l'infallibilità
e la sua generazione senza peccato; costui sia bandito dalla comunità
ed evitato come un anatema in mezzo a voi perché porta falsa
dottrina e il suo scopo è quello di confondere le menti!
Alla Madre noi dobbiamo purtuttavia dimostrare obbedienza filiale, giusto
riconoscimento alla sua superna posizione, che occupa secondo il comando
del Clemente che l'ha posta al di sopra della nostra meschinità
come guida alta e nobile.
L'illimitato potere di giurisdizione della Madre.
L'elezione divina a faro della confraternita spinge la Madre con vincoli d'amore e di misericordia alla supervisione della compagnia in ogni ordine di tempo e spazio. Forse che quando il nostro Salvatore ascese al padre Suo e nostro, Egli smise di essere il capo del corpo che è la Chiesa? Giammai! Che al solo pronunciare simili nefandezze la nostra anima freme di sdegno e di giusto risentimento. Con il dono dello Spirito, infatti, egli ha nobilitato la nostra condizione di figli adottivi rendendosi sempre presente, anche se non più visibilmente. Allo stesso modo la Madre qualora dovesse allontanarsi per maggiore decisione in altri luoghi lontani dalla Sua e nostra confraternita, rimarrà sempre il nostro più fulgido punto di riferimento e la sua eccelsa benedizione ci accompagnerà tutti i giorni della nostra vita.